Care Elettrici e cari Elettori,
mi presento come candidato a queste elezioni per la carica di rettore del nostro Ateneo dopo aver vestito i panni di studente (dal 1983), di ricercatore (dal 1991), di professore di seconda (dal 1998) e prima fascia (dal 2002). In questi anni ho visto Tor Vergata crescere, ho conosciuto tante amiche e amici che hanno messo la propria pietra per la costruzione della bella realtà che tutti noi oggi ammiriamo ed amiamo e che ho contribuito come voi a costruire come docente, responsabile di corso di Laurea, senatore accademico e direttore di dipartimento.
Ritengo di aver ricevuto molto e sono per questo fortunato a partecipare alla storia di successo dell’Ateneo, la mia seconda casa.
È quindi il momento di restituire una parte di quanto mi è stato dato da molti di voi mettendomi a disposizione come rettore della comunità universitaria. Il momento in cui è stato conferito il prestigioso incarico di Ministro della Salute al nostro amico Orazio Schillaci, a cui vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro, coincide con una fase complessa.
Stiamo faticosamente uscendo da una pandemia che ha segnato i rapporti interpersonali e ci ha costretti a ripensare alle nostre modalità di lavoro, di didattica, di ricerca, di vita. Gli scenari internazionali creano steccati che credevamo ormai abbattuti, facendoci dubitare di un ritorno alla ‘normalità’.
Simultaneamente però il nostro Ateneo, la nostra casa, deve guardare al futuro ed alle opportunità di sviluppo e crescita che si proporranno col Giubileo 2022 e forse con l’Expo 2030. Deve accettare tutte le sfide nella ricerca e nella formazione che una competizione globale ci impone, senza mai dimenticare le regole fondamentali di attenzione alle persone e ai loro bisogni. Deve procedere unito ed orgoglioso della propria forza in tutte le sue componenti.
Vi chiedo di sostenere la mia candidatura con il vostro voto, di continuare a costruire insieme la nostra casa.